Reti di Imprese come driver per modernizzare il tessuto economico e produttivo del Paese ed aumentare la sostenibilità

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Reti di Imprese come driver per modernizzare il tessuto economico e produttivo del Paese ed aumentare la sostenibilità

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di Oliviero Casale – Componente del Consiglio Direttivo e Vicepresidente del CTS di ASSINRETE.

ASSINRETE, la prima Associazione delle Figure Professionali degli Esperti delle Reti di Imprese, ritiene un fattore positivo per il rilancio delle imprese italiane le indicazioni riportate nei sei obiettivi del piano per la fase 3 della task force guidata dall’ex manager Vodafone Vittorio Colao “un’Italia più forte, resiliente ed equa“, in cui le Reti di Imprese, le Filiere e le Aggregazioni vengono indicati tra gli strumenti necessari per modernizzare il tessuto economico e produttivo del Paese ed aumentare la sostenibilità.

Anche ASSINRETE, da sempre sostiene l’importanza che il Governo intervenga per:

  • Potenziare e agevolare l’utilizzo di strumenti collaborativi e aggregativi (ad es. Reti d’impresa, Associazioni Temporanee d’Impresa, ecc.).
  • Incentivare le aggregazioni (ad es. defiscalizzazione della quota di maggior reddito derivante dall’aggregazione, ammortamento del goodwill riveniente dalla fusione), con ulteriori agevolazioni per le aggregazioni di imprese in crisi (riduzione cuneo fiscale).

Questo perché, come riportato nel Piano di Colao, in Italia le PMI rappresentano quasi il 70% del valore aggiunto industriale non-finanziario e l’80% della forza lavoro, ma la frammentazione e le ridotte dimensioni possono portare nel lungo periodo a problemi di competitività, soprattutto nei settori dove sono maggiormente rilevanti le economie di scale e la capacità di investimento. La mancanza di consolidamento e di dimensione genera inoltre un minor ricorso al mercato dell’equity.

Esiste, infine un problema di competitività sul mercato del lavoro in cui la dimensione può risultare penalizzante quando si tratta di attrarre talenti e competenza manageriali di livello.

Quindi è importante, come riportato nel documento del piano per la fase 3 della task force guidata da Vittorio Colao “un’Italia più forte, resiliente ed equa” dche vengano prese le seguenti azioni specifiche:

  1. Potenziare ed agevolare l’utilizzo di strumenti collaborativi e aggregativi:
    • Potenziare e semplificare dal punto di vista normativo gli strumenti che permettono collaborazioni e aggregazioni tra imprese nell’ambito di filiere (ad es. Reti d’impresa, Associazioni Temporanee d’Impresa, ecc.), favorendo la condivisione di risorse e competenze, pur mantenendo identità ed l’autonomia dei partecipanti, aumentandone la competitività.
  2. Incentivare fiscalmente le aggregazioni tra imprese indipendenti operative da almeno 2 anni.
    • Escludere i soggetti finanziari dall’applicabilità dei benefici derivanti da aggregazioni, favorendo così le operazioni tra realtà operative
    • Incrementare da 5 a 10 M€ l’importo dei maggiori valori fiscalmente riconosciuti derivanti da operazioni di aggregazione di cui al “Bonus Aggregazioni” (Art. 11 del DL n 34/19)
    • Introdurre un super-ammortamento accelerato del goodwill derivante da operazioni di aggregazione tra società con una soglia di fatturato (ad es. pari a 100 M€ nella somma delle due società)
    • Escludere da imposizione per i successivi 5 anni una quota del maggior reddito rispetto alla somma dei redditi imponibili dichiarati in media da ciascuna delle imprese partecipanti all’aggregazione nei due periodi d’imposta anteriori all’aggregazione. In alternativa, per incentivare l’aggregazione anche di imprese in difficoltà economica, consentire conversione in credito d’imposta delle attività per imposte anticipate riferibili alle perdite fiscali, eccedenze ACE ed interessi passivi non dedotti
    • Ridurre il cuneo fiscale del lavoro nel caso di aggregazione delle imprese in difficoltà economica
    • Introdurre, per le azioni fiscalmente non neutrali (cessione di azienda o di ramo d’azienda), un’imposta di registro fissa (ad es. 200€) in sostituzione all’attuale imposta proporzionale al 3% sul valore dell’azienda.

Le Reti di Imprese, inoltre, come sempre sostenuto da ASSINRETE, possono essere un driver per lo sviluppo dell’economia circolare.

Il contratto di rete è uno strumento normativo unico nel suo genere nel panorama internazionale, che consente alle imprese di formalizzare una collaborazione inter-organizzativa, lasciando al contempo autonomia a ciascuna, con l’obiettivo di sviluppare sinergie e complementarietà tra partner aziendali per realizzare progetti innovativi, internazionalizzare e crescere sul mercato.

I contratti di rete, dunque, anche nel Piano di Colao, sembrano essere oggi maggiormente considerati come una forma utile di aggregazione che, agile e dinamica, consente di far fronte ai repentini mutamenti del mercato. Difatti, rispetto ad altre forme di raggruppamento, che per molti versi presentano caratteristiche similari, le reti di impresa presuppongono una visione di insieme. In una rete di imprese, i soggetti si uniscono per lavorare a un progetto comune e sono disposti a dichiarare in modo pubblico, tramite contratto registrato, quello che è l’accordo per le attività che rientrano nei propri oggetti sociali. Inoltre, avendo uno scopo condiviso e reciproco volto all’accrescimento della capacità innovativa e della competitività sul mercato, tutte le parti lavorano insieme per ottenere questo scopo per sé e per gli altri retisti.

Pertanto, è ragionevole presumere che le funzionalità di rete, come la fiducia, la condivisione stretta delle informazioni e il perseguimento di un chiaro obiettivo comune, permetteranno di implementare modelli di business circolare in nuove catene del valore, alleanze e reti di distribuzione.

Per far in modo che le iniziative che il Governo potrà mettere in campo possano produrre gli effetti sperati grazie alle [Reti d’Imprese], sono necessarie specifiche competenze come quelle dei Professionisti Qualificati e dei Manager di Rete d’Imprese Certificati iscritti ad Assinrete.

Fonti:

Bologna 8 giugno 2020

Oliviero Casale
Vicepresidente CTS ASSINRETE
oliviero.casale@assinrete.net
+39 371 3849244

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